Diversity Opportunity | Curiosità, impegno e resilienza: i miei stimoli al confronto e alla crescita come professionista e come donna
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Curiosità, impegno e resilienza: i miei stimoli al confronto e alla crescita come professionista e come donna

Intervista ad Annalisa Giangregorio, Experience Design Lead EMEA at Oracle Italia

Studi?

Grafica e Progettazione Multimediale. Facoltà di Architettura Valle Giulia, La Sapienza

Passioni?

Design. Femminismo/Empowerment. Musica Rock.

Dove vivi?

Vivo a Roma ma sono cresciuta in Abruzzo.

L’elemento che contraddistingue il tuo carattere?

La trasparenza, si vede facilmente se sono felice, se sono triste o se sono arrabbiata. Tempo fa una HR Director mi disse che era qualcosa che dovevo imparare a nascondere. Oggi, molti anni dopo, credo che sia la parte più bella di me, che non devo nascondere, che mi avvicina facilmente agli altri, una cosa fondamentale quando si parla di Experience Design.

 

Oracle per te è stata:

–           un incontro casuale?

–           un sogno nel cassetto realizzato?

–           una inaspettata sorpresa?

Perchè?

Un incontro casuale e una sorpresa inaspettata insieme.

Ero in una fase della mia carriera in cui sentivo il bisogno di cambiare, sentivo di essere cresciuta a sufficienza, di essere pronta a lanciarmi in una nuova avventura. Ho intercettato una job offer di Oracle, racchiudeva tutto il mio percorso di designer, da Corporate Communication Design ad Experience Design, con l’idea di portarlo ad un nuovo livello. È stata una sorpresa inaspettata perché ho trovato un ambiente stimolante, ricco di collaborazione tra colleghi anche di aree di diverse dalla mia. Qui, in ogni progetto, non importa la job title o il ruolo, è importante l’attitudine ed il valore aggiunto che si riesce a portare all’interno del gruppo di lavoro a favore dei clienti con cui collaboriamo. Il mio team è dislocato in diverse sedi europee, la multiculturalità e il confronto con la diversità, sia anche linguistica o comunicativa, sono un elemento di forza e di crescita continua.

 

Qual è l’elemento distintivo -come professionista donna- che caratterizza il tuo approccio alle tecnologie e al ruolo che hai oggi in Azienda?

Io mi vedo come essere umano, con delle competenze e delle caratteristiche. Lascio che siano questi aspetti a guidare me e chi ho davanti, che sia un collega, un cliente oppure un partner.

Studiare, confrontarmi e fare networking su temi legati al femminismo e all’empowerment femminile mi ha dato maggiore consapevolezza di chi sono, sia come professionista che come donna, anche all’interno di una grande organizzazione come Oracle, che ha temi di diversity ed empowerment al centro del proprio universo umano e tecnologico.

 

Qual è la frase che sei solita pensare e che ha per te effetto di empowerment quando nel lavoro incontri momenti critici?

Di solito penso ad una frase del libro di Sheryl Sandberg, COO in Facebook, intitolato Lean In: Women, Work, and the Will to Lead:

“Women need to shift from thinking “I’m not ready to do that” to thinking “I want to do that- and I’ll learn by doing it.”

 

Lancia una frase di stimolo dedicata alle giovani Millennial che sono oggi incuriosite dalla tecnologia ma temono possa essere un campo non adatto al loro.

Non esiste un ambito in cui le donne non siano in grado di eccellere, abbiamo solo accumulato ritardo, principalmente per ragioni culturali. Questo ritardo, però, va scaraventato via, e va fatto ora. Siamo circondate da tantissimi esempi di donne capaci (a volte ce ne dimentichiamo). Sono tutti esempi di donne che davanti alla paura di non farcela hanno messo la curiosità, l’impegno (tanto), e molta moltissima resilienza.

Come dice Sheryl Sandberg “In the future, there will be no female leaders. There will just be leaders.”

 

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