26 Feb Il battito d’ali che congela il mondo
Contributo a cura di: Mariella Bruno
Dal 7 gennaio si è insinuato lentamente nelle nostre menti:
- primo effetto: un giudizio di valore sui popoli di cosi differenti culture dalle nostre…
- secondo effetto: con l’inizio della diffusione e uscita dai confini cinesi: colpa e indicizzazione. “Noi” le vittime che devono difendersi
- terzo effetto arrivo nel nostro Paese: paura, mancanza di punti di riferimento, disorientamento, difesa e accusa.
- quarto effetto…?
Da quando ho sentito parlare del virus Covid-19 non ho potuto fare a meno di sentirmi dentro un potente “Battito di ali di farfalla”…
In questo clima a cui non siamo preparati il nostro “Prossimo” si fa diverso, lontano o troppo vicino, da allontanare o da proteggere. Non siamo preparati.
La risposta non è univoca.
Per quanto mi riguarda il senso di Paura condivisa mi fa venire in mente il tema della partecipazione e della tolleranza. Tutti sentiamo questo “battito d’ali”: del nord e del sud del mondo, bianchi o gialli o neri, orientali od occidentali…
Possiamo trovare insieme la soluzione e affidarci, così che nei prossimi casi la macchina della fiducia è già messa in piedi.
Visibilità, Notorietà, fake news, sciacallaggio, creazione di tensioni razziali, diffidenza e giudizio….non trovano i vaccini e non aumentano i presidi sanitari.
Lo fa L’uomo, lo fa il cuore, il cervello, l’intenzione.
Ogni volo parte sempre dal Battito d’Ali.
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