Diversity Opportunity | The Sprizzers – Il visual comunication project del Team Marketing OpenUP: creatività, energia e resilienza!
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The Sprizzers – Il visual comunication project del Team Marketing OpenUP: creatività, energia e resilienza!

 

Sono Roberto Cerino, ho 20 anni e sono uno studente di Scienze della Comunicazione e Impresa.

Ho accettato la sfida postami da Diversity Opportunity perché desideravo mettermi in gioco per una causa ostile e irripetibile.

Ho dato il massimo affinché il mio progetto potesse prendere vita in tempo breve e rivelarsi una risposta concreta del turismo contro l’epidemia, insieme alla paura che ne deriva. Nonostante l’isolamento dato dall’emergenza sanitaria, ognuno di noi ha saputo trasmettere la propria energia ed originalità attraverso strumenti non convenzionali.

Sin da subito ho creduto nel mio team: tutte le idee più innovative hanno trovato terreno fertile, facendo prendere forma a ciò che è diventato il progetto dei The Sprizzers.

 

Mi chiamo Federica Carbone, ho 24 anni e frequento il secondo anno di magistrale in Cinema, televisione e produzioni multimediali presso l’Università di Bologna.
Ho accettato la sfida lanciata da Diversity Opportunity perché mi ha dato la possibilità di vivere un’esperienza professionale a 360°, di mettere in pratica le competenze acquisite negli anni di studio e di dare il mio contributo per supportare le imprese in difficoltà a causa dell’attuale crisi sanitaria ed economica. La challenge è stata per me un’opportunità unica per fare la mia parte, conscia del fatto che positività e creatività siano la chiave per affrontare al meglio un momento così delicato come quello che stiamo vivendo.
Lavorare da remoto con un team conosciuto online è stata un’esperienza incredibilmente stimolante. La possibilità di incontrarci virtualmente in ogni momento per condividere idee, approfondimenti e punti di vista ci ha permesso di impegnare al massimo tutto il tempo e le risorse a nostra disposizione e ci ha resi in breve un team unito ed equilibrato.

 

Sono Annaluce Mandiello, vivo a Salerno, ho 21 anni e a luglio conseguirò il titolo di laurea triennale in Economia e Management all’Università degli Studi di Salerno.

Nel tempo libero, coltivo le mie passioni principalmente connesse al mondo dell’arte e mi dedico al volontariato. Sono, infatti, interessata alle dinamiche sociali e credo che l’economia possa concorrere in maniera sostanziale al benessere dei cittadini e della società. Per questo motivo ho deciso di accettare l’OpenUp Challenge: per potermi impegnare, nel mio piccolo, a progettare soluzioni innovative con l’obiettivo di aprire uno spiraglio di speranza alla società dei nostri giorni che, per via della pandemia, ha perso fiducia nel futuro.

Lavorare in gruppo, comunicando solamente tramite computer, con persone che non conoscevo, provenienti da un percorso di studi ben differente dal mio, mi ha sconvolto la vita professionale e non (in maniera positiva, s’intende).

I miei tre colleghi ed io abbiamo progettato una campagna marketing per sostenere il turismo italiano. Abbiamo lavorato notte e giorno, abbiamo avuto tutti il medesimo approccio alla challenge: abbiamo pensato, agito e comunicato tra noi come dei professionisti.

La creatività che era ed è presente in ognuno di noi è stata totalmente incanalata verso la creazione di un progetto fattibile, efficace, realizzabile e sostenibile e io ne sono davvero felice e orgogliosa.
Il mio nome è Aurora Ranieri, ho 24 anni e sono laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli studi di Salerno e sono attualmente impegnata a concludere un master. Sono interessata alle dinamiche sociali, all’antropologia e alla psicologia. Nel tempo libero, le mie passioni sono la lettura e lo studio delle arti marziali (Karate-Do).
Ho partecipato alla sfida proposta da Diversity Opportunity per avere la possibilità di mettermi alla prova in un momento storico che richiede la creazione di nuovi approcci e metodologie, non solo in quanto risposta alla situazione emergenziale ma in quanto soluzione alle problematiche della nostra epoca troppo a lungo ignorate.

Grazie a questo progetto ho “incontrato”, in una modalità del tutto nuova, i componenti del team di cui faccio parte; sulla base dei punti di forza di ognuno di noi, abbiamo creato la nostra idea. A dispetto di ogni aspettativa, siamo riusciti ad avvicinarci e a venirci incontro con l’obiettivo di dare vita ad un progetto che permettesse di guardare il mondo occhi nuovi, necessari oggi più che mai.

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