Diversity Opportunity | Integr@lavoro: un modello d’integrazione tra salute mentale e lavoro
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Integr@lavoro: un modello d’integrazione tra salute mentale e lavoro

Intervista a Integra@lavoro ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, Partner Diversity Opportunity

 

Chi siamo

Siamo un team di professionisti che dal 2009 si occupa d’inclusione lavorativa di persone in cura presso i servizi pubblici di salute mentale. 
Lavoriamo per un progetto della ASST Fatebenefratelli Sacco, finanziato da Regione Lombardia – Assessorato Sanità, in partnership con tutti i Dipartimenti di Salute Mentale della città di Milano e del territorio di ATS Milano.
Ci poniamo come interlocutori per tutte le aziende sensibili al tema della salute mentale, motivate al superamento del pregiudizio e all’acquisizione di best practices nel rispetto delle specificità della propria organizzazione.

 

In cosa crediamo
Promuoviamo una cultura della inclusione lavorativa, in cui la disabilità sia percepita come reale portatrice di efficienza e di competenza nel contesto produttivo.
Proponiamo un modello organizzativo partecipato di connessione tra i servizi di cura e il mondo del lavoro, attraverso azioni di sistema e di sensibilizzazione culturale, creando e potenziando reti che connettano linguaggi culturali differenti. 
Sosteniamo un approccio che favorisca una cultura dell’inclusione sociale capace di coniugare il diritto al ben-essere con il diritto al lavoro, nel rispetto dei desideri e capacità autentiche della persona e delle esigenze produttive del comparto aziendale.

 

Cosa facciamo
Offriamo servizi rivolti a persone, operatori, imprese e istituzioni, attraverso azioni dirette e indirette di consulenza al sistema e al candidato mettendo al centro il benessere dell’individuo nel suo ambiente lavorativo.
Rendiamo accessibili le opportunità offerte dalla rete in tutte le fasi del processo di inclusione lavorativa, dalla selezione al mantenimento post assunzione.
Valorizziamo i bisogni e le competenze del candidato nel contesto lavorativo promuovendo partecipazione, equa accessibilità e ottimizzazione delle risorse in una logica di sostenibilità e fluidità del sistema.

 

Cosa significa occuparsi d’inclusione lavorativa da un vertice sanitario?
Significa avere un’attenzione privilegiata al tema ben-essere della persona intesa come cittadino, paziente e lavoratore.
Significa considerare l’inclusione lavorativa come parte integrante dell’intervento sanitario e della riabilitazione avanzata entrambe volte a promuovere nelle persone con disagio psichico il senso di autoefficacia personale e di inclusione sociale.

 

Chi sono i nostri candidati al lavoro?
Sono persone consapevoli della propria problematica, delle proprie risorse e dei propri limiti.
Sono persone che chiedono aiuto e che mantengono un contatto costante con i servizi di salute mentale di competenza.
Sono persone che, in accordo con il servizio di salute mentale di competenza, decidono di accedere a percorsi di inclusione socio lavorativa

 

Qual è l’ausilio per favorire l’inclusione lavorative di persone con disabilità mentale?
Se per le altre disabilità gli ausili che favoriscono l’inclusione lavorativa si connettono al tema della accessibilità, quando si parla di disabilità psichica l’ausilio auspicabile è, invece, una costante ed efficace connessione tra l’azienda e i servizi di cura, tramite figure deputate e competenti (coach di rete), in modo da rendere prevedibile o gestibile l’imprevedibilità che spesso caratterizza il disagio mentale.

 

Di cosa ci facciamo garanti?
Che il candidato sia affiancato, nelle diverse fasi del percorso di inclusione lavorativa, da un coach competente sia dal punto di vista clinico, sia nelle politiche attive del lavoro.
Che il candidato abbia un profilo spendibile nel contesto produttivo.
Che il candidato sia in un periodo di buon funzionamento.
Che il candidato mantenga un rapporto costante con i servizi di cura.

 

Le parole chiave per un’efficace e sostenibile inclusione lavorativa
SOSTENIBILITÀ
 Il progetto è finanziato dal Servizio Sanitario Nazionale ed è gratuito per le aziende; si fa garante di una consulenza continuativa ponte tra l’azienda ed il lavoratore.

GRADUALITÀ Ogni inserimento prevede step graduali e personalizzati, a partire dall’opportunità di attivare stages finanziati da Regione Lombardia e dal Comune di Milano; ogni processo di inserimento è modulabile sui bisogni di candidato e azienda.

GARANZIA di mantenimento post assunzione attraverso la figura del coach di rete.

 

Cosa vogliono le aziende?
Non avere lavoratori improduttivi.
Non dover gestire situazioni critiche, connesse alle fragilità del lavoratore con disabilità mentale, sulle quali non hanno legittimamente le competenze.
Potersi rivolgere a qualcuno che, invece, sia in possesso delle competenze che a loro mancano nel dialogo con i servizi di cura competenti e per favorire la gestione delle situazioni di criticità nel contesto lavorativo

 

Come trasformare la sfida in opportunità
Il contesto attuale e l’impatto a livello socio-economico della recente pandemia, hanno ristretto ulteriormente le possibilità di nuovi inserimenti lavorativi. Tuttavia, i massicci interventi promossi delle aziende negli ultimi mesi a favore del benessere dei loro lavoratori hanno rappresentato uno stimolo al cambiamento, sia a livello culturale, sia strutturale. I luoghi di lavoro rappresentano spazi elettivi di formazione sociale, di sostegno all’educazione e tutela della salute mentale e rappresentano fra i più importanti luoghi di attuazione per gli interventi di promozione del benessere e di tutela della salute mentale.

Percepirsi efficienti e competenti incrementa il benessere della persona, al contempo riconoscere le competenze e le potenzialità della persona oltre ai limiti della malattia mentale riduce l’impatto di pregiudizi gli stereotipi attivando un circolo virtuoso.

Ci auspichiamo che le trasformazioni attuali possano rappresentare un terreno fertile per una maggiore inclusione delle differenze e aprano il dialogo fattivo con nuove risorse azienda

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