Diversity Opportunity | Obbligo di rendicontazione non finanziaria per le imprese: ora la valutazione sulla Diversità è legge anche in Italia.
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Obbligo di rendicontazione non finanziaria per le imprese: ora la valutazione sulla Diversità è legge anche in Italia.

Martedì 10 gennaio 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254, relativo all’attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla Direttiva 2013/34/UE “per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni”.

Cosa prevede?
Secondo il provvedimento le società saranno tenute a rendere pubbliche le informazioni sulle politiche adottate e i risultati ottenuti in materia ambientale e sociale, nonché quelle attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione, sia attiva sia passiva.

La dichiarazione contenente le informazioni di carattere non finanziario potrà essere inclusa nella relazione sulla gestione oppure in una relazione distinta.

Alle imprese che non applicano politiche su uno o più degli aspetti per cui è prevista la divulgazione di queste informazioni, la Direttiva chiede di esplicitare le motivazioni di questa scelta secondo il principio del “comply or explain”.

A quali tipi di aziende si applica?
La Direttiva impone l’obbligo di comunicazione delle informazioni di carattere non finanziario agli Enti di Interesse Pubblico o EIP– es. le società quotate sui mercati regolamentati, gli enti creditizi o le compagnie assicurative – che costituiscono un “gruppo di grandi dimensioni”. Questa tipologia di imprese viene definita nel provvedimento come un “gruppo costituito da una società madre e una o più società figlie che, complessivamente, abbiano avuto su base consolidata, in media, durante l’esercizio finanziario un numero di dipendenti superiore a 500 ed il cui bilancio consolidato soddisfi almeno uno dei seguenti criteri: 1) totale dell’attivo dello stato patrimoniale superiore a 20.000.000 di euro; 2) totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiore a 40.000.000 di euro”.

A cosa serve la rendicontazione extra-finanziaria?
Disporre di informazioni di carattere ambientale, sociale e di governance è importante per gli investitori, perché consente loro di compiere una più completa valutazione della capacità delle imprese di creare valore nel lungo termine.

L’integrazione sistematica dell’analisi finanziaria con quella ESG nella valutazione degli emittenti consente una miglior analisi dei rischi e delle opportunità di investimento, anche nel quadro delle sfide socio-ambientali emergenti.

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