Diversity Opportunity | Il racconto di Andrea e la diversità come scelta vincente
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Il racconto di Andrea e la diversità come scelta vincente

Intervista ad Andrea Dragone, studentessa dell’Università di Bari Aldo Moro e partecipante al progetto Inspiring Ability

 

Sono Dragone Andrea, ho 28 anni e sono una ragazza di Putignano (BA) frequentante la magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale all’Università Aldo Moro di Moro ed ho frequentato la triennale in Scienze del Servizio Sociale nella medesima università.

Inizialmente volevo fare la facoltà di Medicina e Chirurgia perché il mio obiettivo era quello di fare ricerca per poter trovare una soluzione o un nome a molte di quelle malattie che ancora oggi sono rare e che non hanno una cura.

Con tale obiettivo mi ero concessa un anno di pausa per potermi preparare al meglio al test di ammissione, tuttavia il destino (o a qualsiasi cosa Voi crediate) a voluto che una settimana prima dal test il mio stato di salute iniziasse a peggiorare. Sì perché anche io sono affetta da una malattia rara che mi sorprende ogni giorno ma che ormai è diventata la mia migliore amica con cui litigo e poi faccio pace.

Nonostante questo volevo trovare una strada per poter aiutare le altre persone a stare meglio ed è così che cercando su Internet ho trovato la facoltà di Scienze del Servizio Sociale.

Ho cercato e trovato un modo differente, una nuova strada anche se per me più complessa, perché ad essere onesta non sono molto brava nei rapporti sociali!!! J

In ogni caso mi sono buttata e dopo la triennale ho deciso di frequentare la specialistica in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale perché pensavo che progettare mi potesse dare la possibilità di non avere a che fare direttamente con gli utenti ma allo stesso tempo progettare qualcosa che possa aiutare a farli stare meglio. Tuttavia ho dovuto fare i conti con il fatto di trovarmi in un piccolo Paesino della provincia di Bari dove i Servizi Sociali non sono accessibili per un tirocinante e quindi io ad oggi effettivamente cosa fa un Assistente Sociale lo conosco solo in teoria e non nella pratica.

Questo per dire che inizialmente ho deciso di frequentare il corso di Inspiring Ability per poter avere ulteriori spunti a cui aggrapparmi, avere contatti con persone a cui poter fare domande e a cui potermi rivolgermi in caso di smarrimento nel vasto mondo del lavoro e della disabilità; ma alla fine di questo corso sono potuta migliorare anche come persona perché mi sono messa in gioco in tutte le prove pratiche che ci sono state fatte fare, ho affrontato la mia timidezza perché sapevo che le persone che avevo difronte avevano come obiettivo quello di aiutarci.

Quasi tutti i professori e le professoresse per me sono stati/i di inspirazione e spero che tutti possano fare questo corso perché da spunti di riflessione su sé stessi e sul mondo che ci circonda ma soprattutto aiuta a comprendere come districarsi al meglio nel mondo del lavoro comprendendo che la frase:” eh, ma non c’è lavoro! Poi soprattutto dopo il covid figurati!” È FALSA!!!

Sì la suddetta frase è falsa; perché se non sai cosa vuoi e mandi curriculum vitae alla rinfusa o se, peggio ancora, non sai fare bene e non valorizzi te stesso/a e le tue competenze allora sì che non troverai mai un lavoro o se sei fortunato/a e lo trovi non sarai felice, e nel peggiore dei casi sarai stressato e frustrato.

Durante il corso mi si è riaperto un mondo che qualche anno fa avevo incrociato ma che non sapevo come ottenere informazioni chiare, certe ma soprattutto sicure perché su internet non si può sapere mai cosa è vero e cosa è fake news.

Sto parlando del mondo della Diversity e Disability management.

È un mondo che mi affascina perché anche se ancora poco conosciuto in Italia potenzialmente potrebbe permette l’inclusività a 360o nelle aziende private e pubbliche ma partendo dall’interno potremmo cambiare una cultura Italiana in cui la diversità viene vista come una cosa da evitare invece che da capire e da includere. Perché non sempre quello che diverso da noi è cattivo, non sempre un uomo di colore è uno stupratore oppure non sempre una persona con disabilità è un angelo sceso dal cielo ma può essere stronza anche la persona con disabilità se ha un carattere di m….

 

Bisognerebbe approcciarsi alla diversità come fanno i bambini, con curiosità, se senza pregiudizi ma con tanta voglia di imparare, perché solo conoscendo l’altro possiamo sapere come aiutarlo o come difenderci.

 

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